Le nuove regole dell’amministratore di condominio

Il ritratto conosciuto dell’amministratore di condomino che tutti avevamo, un po’ perché era ormai entrato nell’immaginario collettivo, un po’ per sentito dire dagli amici,  è cambiato.

Il pensionato del primo o del secondo piano, attivo e trafficone, che alcuni condomini detestavano ed altri adoravano quando presiedeva l’assemblea semestrale, è andato definitivamente in pensione.

A riuscirci è stato il nuovo D.M. 140/2014 che ha voluto rivedere tutta la precedente normativa, revisionata l’ultima volta soltanto nel 2012, e che ha delineato i requisiti fondamentali di questa nuova figura professionale che d’ora in avanti sarà il timore delle tanto famigerate assemblee condominiali.

D’ora in poi la nuova figura dell’amministratore di condominio sarà riferita ad un serio professionista, con tanto di abilitazione professionale, in grado di riuscire a gestire correttamente ed in maniera impeccabile le imprese di pulizia, i fornitori e nei condomini dove c’è ancora il servizio di portierato.

amministratore-condominioCon la stessa disinvoltura di un abile condottiero saprà condurre e interpretare l’assemblea condominiale, facendosi rispettare con determinazione e garbo e farà da arbitro conciliatore per dirimere le liti tra condomini placando gli animi e allontanando gli asti.

Inoltre dovrà essere un manager oculato e capace che avrà tutte le competenze necessarie per poter amministrare le finanze del condominio o dei vari condomini di cui si occuperà, rispettando le scadenze dei pagamenti ai fornitori ed evitando che, proprio nel momento di maggiore necessità, vengano a mancare i fondi sul conto corrente del condominio.

Si delinea all’orizzonte un’apertura sul mercato del lavoro in tale direzione dai risvolti piuttosto interessanti. Per tutti coloro che, avendo già delle conoscenze certificate in campo amministrativo ed essendo rimasti senza lavoro, desiderino intraprendere un percorso di durata di poco inferiore ai 6 mesi, per ottenere una nuova qualifica professionale, questa è un’occasione da non perdere.

O potrebbe essere un’alternativa, per tutti coloro che, lavorando già come impiegati in un studio professionale o in altre attività amministrative dove svolgono mansioni di minor rilievo, desiderino aprire un proprio studio che abbia come obbiettivo l’amministrazione dei condomini o addirittura per quelli che aspirano a candidarsi alle prossime elezioni dell’amministratore del condominio dove abitano, per riuscire a fare chiarezza una volta per tutte nella ripartizione delle spese e nelle voci di bilancio.

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Articolo redatto dalla Web Agency Seo Business

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